giovedì 21 febbraio 2013

La proprietá dissociativa non esiste

Per anni ho portato avanti la battaglia contro la proprietá dissociativa che come ben sanno i matematici non esiste, è un puro artificio didattico, eppure é difficilissimo trovare un testo di scuola primaria che non la riporti e se non c'é gli insegnanti forse non scelgono il testo. Io invece ho sempre fatto il contrario, guardavo se c'era e scartavo il testo. Purtroppo, dovendo alla fine scegliere, penso di aver poi sempre adottato testi che la riportavano... perché in un testo non guardi solo la parte di matematica ma soprattutto la parte delle materie di studio tipo storia e geografia. Oltre tutto nemmeno la formulazione data alla proprietá associativa a mio parere é corretta perché gli stessi testi la formulano più o meno così “Associativa: Sostituendo a due o più numeri la loro somma il risultato non cambia. Es: 12+8+5 è come fare (12+8)+5. La formulazione corretta è invece (12+8)+5=12+(8+5) cosa che ci consente alla fine di 'non usare' le parentesi perché non importa che cosa si addiziona prima. Ma l'obiettivo di questo post non è tanto confutare la proprietà dissociativa (é solo un esempio) quanto piuttosto far riflettere su come certi stereotipi didattici condizionino pesantemente l'apprendimento della matematica creando delle rigidità e delle idee sbagliate che gli allievi si portano poi dietro per anni. Ci sarebbero tanti esempi... Un ambito che mi piacerebbe indagare é quello relativo alla soluzione dei problemi. Non esiste testo che non abbia delle pagine dedicate a questo tema: problemi con dati mancanti, sovrabbondanti, superflui... schemi magici per rappresentare la soluzione dei problemi... ci ritornerò...

2 commenti:

  1. E' una battaglia dura. I testi e i docenti della primaria e della secondaria di primo grado sembrano follemente innamorati della dissociativa.

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