martedì 17 marzo 2020

Creazioni antivirus

La proposta che stiamo portando avanti da alcuni mesi di lavorare sulle creazioni matematiche si sta rivelando in questi giorni "senza scuola" come uno strumento per sviluppare discorsi matematici a partire dalle suggestioni che arrivano dai bambini stessi attraverso i loro prodotti.
Le maestre stanno creando palinsesti su bacheche virtuali come Padlet per dare una struttura al loro lavoro a distanza e non lasciare soli i bambini e le famiglie.
In queste bacheche le maestre di matematica stanno inserendo anche proposte di creazioni matematiche come punti di partenza per percorsi di senso collegati con le attività di classe che hanno preceduto la chiusura della scuola e danno quindi idealmente continuità a quanto viene proposta ora in forma virtuale.
Alcuni esempi di bacheche:

(Ins. Sonia Sorgato MCE Milano)


(Ins. Valeria Perotti MCE Piacenza)

Un aspetto importante su cui lavorare è la creazione del palinsesto settimanale cioè su come si possono integrare le proposte che arrivano da tutti gli insegnanti per dare loro coerenza.
E vediamo allora il piano di lavoro settimanale individualizzato di Freinet a Vence:
Figura 1
L'alunno a mano a mano che procedeva nel lavoro programmato anneriva la casellina corrispondente e il grafico con le valutazioni aiutava a prendere coscienza del proprio percorso personale, dei propri punti di forza e dei propri punti deboli.
Sulla nostra rivista Cooperazione Educativa dal 2020 prendono il via degli articoli presentano le varie tecniche Freinet alla luce del mondo attuale. Nel n. 1 troviamo un articolo di Enrico Bottero che entra nel merito di alcune di esse (l'immagine è presa dalla rivista).
"Lo strumento principale utilizzato da Freinet è il piano di lavoro individualizzato (figura 1). A partire da un programma generale delle attività definito dall’insegnante, l’allievo sceglie un suo piano di lavoro. Nel piano l’allievo si impegna a svolgere una o più attività con obiettivi definiti entro un certo tempo (in genere, una o due settimane). Naturalmente è necessario organizzare gli spazi e mettere a disposizione
gli strumenti necessari. Va anche individuato un momento specifico della giornata o della settimana da dedicare al piano. [...] «Il lavoro individualizzato ha senso solo se integrato con la vita sociale e cooperativa» scrive Célestin Freinet. Il ragazzo può dunque chiedere l’aiuto di un compagno. Questo aiuto può anche essere strutturato come attività specifica. In questo caso ogni ragazzo ha un tutor scelto tra i suoi compagni, anche di altre classi. Il tutorato costituisce un impegno per entrambi.
Al termine del periodo stabilito, con l’aiuto dell’insegnante ogni allievo si autovaluta utilizzando la scheda del piano definita in fase iniziale. Per ogni attività è formulata una valutazione secondo una scala informale: male, passabile, abbastanza bene, bene, molto bene. A fine settimana si costruisce un grafico che unisce i livelli raggiunti in ciascuna attività. Secondo Freinet, questa modalità servirebbe a evitare il senso di giudizio definitivo che porta con sé un voto. " (E. Bottero su Cooperazione educativa n. 1 2020 pp- 57-58)
Il MCE ha anche creato un blog in cui raccogliere le diverse proposte e iniziative delle scuole che si chiama "Senzascuola". Visitatelo e mandateci i vostri commenti.


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